sabato 31 maggio 2014

Nastri d'argento 2014 - La sedia della felicità


LA SEDIA DELLA FELICITA'   di Carlo Mazzacurati  (IT 2013)

Non una ma ben otto sedie da ritrovare. Sono sedie speciali, portafortuna, ed una di esse contiene un tesoro. Una caratteristica le distingue, una testa di elefante scolpita nello schienale. E' noto che l'ingombrante elefante è appunto il simbolo della felicità. Ma quale felicità? Dalla narrazione sembrerebbe che si tratta di una felicità materiale che, però delicatamente, Mazzacurati trasforma in quella spirituale. Questo grazie anche ai due bravi protagonisti, un freddo Valerio Mastrandea e una simpatica Isabella Ragonesi. Insieme, per ritrovare le 8 sedie, debbono affrontare i più svariati personaggi. Non ultimo un prete che, tanto per cambiare, è un vasto campionario di vizi. Tipologia che va tanto di moda nell'immaginario collettivo, e forse per questo utilizzato dal regista, aggiungo piccola pecca di un bel film. Però l'ingordigia conduce il prete ad un finale tragico comico grazie ad una azzeccata interpretazione di Battiston, attore preferito del regista. Dopo tante scorribande su e giù per il Veneto, compresa una puntatina a Venezia, l'ultima sedia, quella che contiene il tesoro, si trova tra le alte cime alpine che toccano il cielo. Luogo simbolicamente deputato all'incontro con Dio. Insomma una delicata riflessione sul tema dove va l'uomo. Grazie quindi a Carlo Mazzacurati per il testamento spirituale che ci ha lasciato. Ciao Carlo. Auguriamoci che oltre al nastro d'argento 2014 gli venga assegnato postumo il Donatello quale miglior regia.

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