lunedì 30 giugno 2014

20° MEDFILM FESTIVAL 2014 (-4 days)

 
 
 
La conferenza stampa ufficiale del MedFilm Festival 2014  si terrà martedì 1 luglio alle ore 11:00 presso Spazio Europa, via 4 Novembre 149, Roma. 

venerdì 27 giugno 2014

20° MEDFILM FESTIVAL 2014 (-7 days)


In attesa della programmazione completa del festival, che sarà resa nota martedì 1 luglio, vi segnaliamo i seguenti eventi:

Martedì 1 luglio, ore 11:00 
Conferenza stampa di presentazione del festival.
Presso Spazio Europa – Ufficio d’informazione in Italia del Parlamento europeo e dalla Rappresentanza in Italia della Commissione europea - Via 4 Novembre 149.

Venerdì 4 luglio, ore 20:00
Cerimonia di Apertura.
Consegna del Premio Koiné a Padre Giovanni La Manna.

Proiezione del lungometraggio “Factory Girl” (Fataat El Masnaa), in concorso nella sezione Amore e Psiche, alla presenza del regista Mohamed Khan e del produttore Mohamed Samir.
Presso Auditorium Museo MAXXI -  Via Guido Reni, 4A.


Sabato 5 luglio, ore 20:00
Consegna del Premio alla Carriera a Mario Martone.
Presso Casa del Cinema - Largo Marcello Mastroianni, 1.

Giovedì 10 luglio, ore 10:00
Proiezioni e seduta plenaria della Giuria Methexis.
Presso Casa Circondariale di Rebibbia Nuovo Complesso – Via Raffaele Majetti 70.

Venerdì 11 luglio, ore 20:00     
Cerimonia di Premiazione.
Consegna del Premio alla Carriera a Paul Vecchiali.

Proiezione del lungometraggio “Eastern Boys” di Robin Campillo.
Presso Auditorium Museo MAXXI -  Via Guido Reni, 4A.














Maggiori info su:

sabato 21 giugno 2014

60° Taormina FilmFest (day 8)



Giornata conclusiva della 60^ edizione del TaorminaFilmFest con la partecipazione di importanti personalità del cinema made in Usa: John Turturro, Jim Gianopulous presidente e ceo della Fox Film Entertainment e Serge Raklin in rappresentanza della Hollywood Foreign Press Association (HFPA). In apertura verrà proiettato il film “La madre” di Angelo Maresca storia di un giovane prete travolto da una relazione peccaminosa e in caduto in profonda crisi che supererà dopo un tormentato percorso esistenziale e spirituale. John Turturro, , parteciperà alla TaoClass insieme a Mario Sesti direttore editoriale del TaorminaFilmFest il quale coordinerà anche l’ incontro con Jim Gianopulous, previsto a seguire sempre al Palazzo dei Congressi.Per la sezione relativa al concorso WorldWildweb interverrà Frank Matano a cui verrà consegnato il Premio Cariddi. In contemporanea presso l’Hotel Metropole sarà inaugurata la mostra “Americani a Roma”. Per la sezione Fright & Fun sarà presentato il film “The Elevator” di Massimo Coglitore, storia di un noto conduttore americano di un popolare quiz che rimane chiuso all’interno di un ascensore ferma ed entra una donna misteriosa. Un thriller serrato e spietato che fa di un ascensore il luogo di una partita mortale tra vittima e carnefice. Per il Focus Russia verrà proiettato il film “Orda/L’orda” di Andrei Proshkin ambientato nel quattordicesimo secolo dove i Mongoli, con la forza delle loro orde, tenevano in pugno tutto il continente eurasiatico. Nella serata di premiazione al Teatro Antico, John Turturro riceverà il Premio Taormina Arte Award e Jim Gianopulos il Taormina Arte Award. Il Premio Cariddi verrà consegnato a Frank Matano e a Massimo Ghini mentre Serge Raklin consegnerà il Premio Golden Globe al TaorminaFilmFest. Verrà, inoltre, assegnato il Premio Vogue.it e per la prima volta il Cariddino d’Oro. Per il Grande Cinema al Teatro Antico, dopo l’Anteprima di “Apes Revolution - Il pianeta delle scimmie”, verrà presentato “Belle” di Amma Asante film ispirato da una storia vera, dove Belle di razza mista e figlia illegittima di un ammiraglio della Royal Navy, non riesce a vivere appieno la sua posizione sociale a causa del colore della sua pelle ma quando si innamora di un giovane dal pensiero aperto, insieme a lui convince Lord Mansfield, diventato Ministro della Giustizia, ad abolire la schiavitù.
Per maggiori informazioni:

venerdì 20 giugno 2014

20° MEDFILM FESTIVAL 2014 (-14 days)


60° Taormina Film Fest (day7)


 
 
 
 
 
Penultimo appuntamento con la 60^ edizione del TaorminaFilmFest che vedrà la partecipazione di Paz Vega, Ficarra e Picone, Cristiana Capotondi, Alessandro Genovese, Silvio Soldini e Marina Cicogna. La giornata si aprirà con la proiezione del film “Un albero indiano”di Silvio Soldini a cui verrà consegnato il Premio Città di Taormina, documentario girato per la CBM Italia Onlus, dove il protagonista, uno scultore non vedente, durante un viaggio in India inizia a tenere un corso per bambini ciechi, sordi e sordo-ciechi. Sfida, solo all’apparenza impossibile. Paz Vega insieme al direttore editoriale Mario Sesti sarà, invece, la protagonista della TaoClass a Palazzo dei Congressi e riceverà, nella serata al Teatro Antico, il Premio Taormina Falconieri. Il primo incontro al Campus del TaorminaFilmFest sarà animato dalla simpatia di Ficarra e Picone a cui sarà consegnato il Premio Cariddi e a seguire, per la sezione WorldWildWeb, il Campus ospiterà l’intervento di Edoardo Ferrario. Per il Focus Russia sarà proiettato “Legenda N. 17” di Klim Shipenko, storia di Valery Kharlamov, leggenda dell’hockey sovietico che con suo numero di maglia, il 17, durante le olimpiadi in Canada nel 1972, con una squadra di quasi dilettanti arrivò a una passo dalla vittoria. Finale di serata al Teatro Antico con la cerimonia di premiazione dei protagonisti della settima giornata della 60^ edizione del TaorminaFilmFest: Paz Vega, Silvio Soldini, Ficarra e Picone, Cristiana Capotondi e Marina Cicogna che ritirerà il Premio Taormina Arte. Per il Grande cinema al Teatro Antico verrà proiettato il film “Cesar Chavez” di Diego Luna con Michael Peña, America Ferrera, Rosario Dawson, John Malkovich. Convinto assertore della non violenza il protagonista Cesar Chavez, attivista per i diritti civili, dimostra con la sua battaglia solitaria, come la forza del singolo possa cambiare le cose quando ci si batte per una giusta causa.

per maggiori informazioni:


 

giovedì 19 giugno 2014

60° Taormina Film Fest (day 6)

(C) www.taorminafilmfest.net/home.aspx

La 60^ edizione del TaorminaFilmFest nel suo sesto giorno di programmazione, vedrà protagonisti Ben StillerMelanie Griffith, Paola Cortellesi e Giulio Scarpati.
La giornata si aprirà con la presentazione del libro “Cineturismo - Viaggio tra location e set cinematografici”con l’autore Maurizio Zignale e Mario Sesti direttore editoriale delTaorminaFilFest.
Subito dopo, sarà il momento di Ben Stiller, che parteciperà allaTao Class presso il Palazzo dei Congressi e a cui verrà consegnato, durante la serata al Teatro Antico, il premio Maserati Taormina Award mentre Melanie Griffith, che riceverà il riconoscimento Taormina Arte Award, sarà la protagonista femminile della seconda Tao Class.
L’appuntamento con il  Campus del TaorminaFilmFest  vedrà una doppia partecipazione d’eccezione con Giulio Scarpati, Premio Cariddi, e Paola Cortellesi a cui verrà consegnato il Taormina Arte Award.
Per la sezione Programmi Speciali sarà presentato il documentario “Le cose belle” (RECENSIONE) di  Agostino Ferrente e Giovanni Piperno che verranno premiati con il premio Cariddi per il miglior documentario italiano dell’anno, dove i protagonisti del film del 1999 Intervista a mia madre, di nuovo sotto l’occhio della macchina da presa, con il tempo, hanno mutato i loro sogni e le loro speranze.
La serata al Teatro Antico si aprirà con il concerto: Prove tecniche per “L’ultimo Posteggiatore” alla quale seguirà con la premiazione di Ben Stiller, Melanie Griffith, Paola Cortellesi, Flavio Parenti, Giulio Scarpati, Agostino Ferrente e Giovanni Piperno, protagonisti della sesta giornata del TaorminaFilmFest.
Infine, per il Grande Cinema al Teatro Antico verrà proiettato “Dans la cour” di Pierre Salvatori e con Catherine Deneuve, la storia di un rocker senza lavoro che diventa il custode di un palazzo dove vive un’anziana signora dal delicato equilibrio psichico e con cui stabilisce una relazione particolare, che permette a entrambi di riscoprire ciò che credevano aver perso per sempre.

50^ Mostra Internazionale del Nuovo Cinema - Pesaro (- 4 gg)

mercoledì 18 giugno 2014

60° Taormina Film Festival (day 5)

(C) www.taorminafilmfest.net/home.aspx

Il quinto giorno della sessantesima edizione del TaorminaFilmFest è il giorno di  Matt DillonBo DerekVittoria Puccini
Le proiezioni si aprono con "Factotum” di Bent Hamer, per la sezione Programmi Speciali, tra i cui interpreti vediamo Matt Dillon, in una delle sue più riuscite interpretazioni, che sarà poi protagonista della TaoClass a Palazzo dei Congressi.
La serata al Teatro Greco vedrà la consegna del Premio Cariddi a Vittoria Puccini, riconoscimento che sarà consegnato da John Corbett, il Premio Città di Taormina a Bo Derek mentre il premio Baume Mercier Mr Clifton sarà' consegnato a Matt Dillon.
Nel corso della giornata all’interno della sezione Filmmaker in Sicilia verrà presentato “Era Ducrot” di Martina Amato e Sergio Ruffino documentario su Vittorio Ducrot, creatore di un impero industriale a Palermo in uno scorcio di crepuscolo del Novecento.
Per il concorso Concorso WorldWildWeb verrà proprosto il film “I fratelli Katano” di Ferdinando Carcavallo e  a seguire sarà presentato per la sezione Fright & Fun “Ni un hombre mas” diMartìn Salinas storia che si sviluppa attraverso particolari ospiti di una cena casuale in un convento, dove Charly, uno dei protagonisti è creciuto. 
Continua l’omaggio del TaorminaFilm Fest Claudia Cardinale con “Joy De V.” di Nadia Szold un noir melodrammatico storia di una giovane donna, che in attesa di un figlio, scompare mentre il marito, un artista, sconvolto dalla vicenda vive momenti di squilibrio e sofferenza.
Infine, per il Grande Cinema al Teatro Antico, il produttore James Richardson e Giulio Berruti presenteranno il film “Walking On Sunshine” di Max Giwa e Dania Pasquini film estivo e colorato, pieno di canzoni pop degli anni ’80 e ambientato nel Salento e storia che vede protagoniste due sorelle in vacanza che si innamorano dello stesso ragazzo. 
 per maggiori info:

www.taorminafilmfest.net/area-stampa/news/2014/06/comunicato-stampa-18-giugno-taorminafilmfestival-(1).aspx

67° Festival di CANNES - Rassegna romana - Premio miglior sceneggiatura

Leviathan di Andrei Zvyagintsev (Russia 2014)
Con Aleksey Serebryakov (Kolia), Elena Lyadova (Lilya), Vladimir Vdovichenkov (l’amico avvocato):
Uno spaccato sulla  Russia di oggi che vent’anni fa sarebbe stato impossibile realizzare. Sebbene il potere dello Zar e dei Soviet sia un ricordo lontano, sembra che il tempo non sia passato e il Potere riesce ancora a stritolare il singolo. I riferimenti sia biblici sia filosofici sono fin troppo evidenti già nel titolo stesso. Infatti questo è stato preso in prestito non solo dal Libro di Giobbe dell’Antico Testamento, ma anche dal trattato del 1651 del filosofo Hobbes e la sua teoria dello stretto connubbio tra potere temporale, nel film rappresentato dall’avido sindaco  Vadim Sergeyich e i suoi accoliti, e potere religioso, rappresentato dal locale Pope. E’ un film da mille sfaccettature e linguaggi (140’), ma quello che è davvero sconvolgente è la quantità illimitata di vodka che i vari personaggi riescano a bere in qualsiasi situazione. La narrazione è ambientata in una zona costiera solitaria del nord della Russia bagnata dal mare di Barents. Il protagonista Kolia e la sua giovane moglie Lilya vivono serenamente insieme al figlio adolescente di lui Roman, avuto dal matrimonio precedente. Su Kolia si abbatte però l’avidità del Sindaco, il tradimento dell’amico avvocato, il suicidio di Lilya, con un susseguirsi di eventi che lo mettono a dura prova. Nonostante la sua resistenza a tali accadimenti sconvolgenti, Kolia è costretto a perdere tutto, forse perché non si è reso conto di essere, come tutti gli esseri umani, “una foglia al vento”.

lunedì 16 giugno 2014

67° Festival di CANNES - Rassegna romana - Premio della Giuria

Mommy di Xavier Dolan (FR, CanadaUK  2014) – Premio della Giuria
Con Anne Dorval (Diane Depres) e Antoine-Oliver Pilon (il figlio Steve ) e con Suzanne Clement (la vicina).
Un incidente stradale, visto dall’angolatura di un terzo automobilista, ad un incrocio manda letteralmente in pezzi l’auto di Die (Diane) ed inizia il turpiloquio a cui è abituata e a cui abitua lo spettatore. In realtà è la sua vita che andrà in pezzi nel tentativo di salvare il suo giovane Steve che è affetto da gravi disturbi mentali. Die vuole salvare a tutti i costi il figlio e la sua speranza è veramente titanica. Da questo momento il regista inizia ad utilizzare un formato ben più stretto del 4:3 che costringe lo spettatore a utilizzare la propria fantasia. La narrazione va avanti con una altalena di crisi di Steve alternate a periodi più tranquilli, ma non per questo noiosi, con fughe dalla cruda realtà nella speranza che qualcosa succeda nella mente del giovane Steve. In queste fughe dalla realtà il regista utilizza il classico rapporto 16:9 dove è la fantasia di Die a guidare lo spettatore. Nella narrazione/turpiloquio che scorre tra madre e figlio viene in aiuto la vicina Keyla che però ha qualche disturbo nella parola. Il terzetto si sostiene a vicenda finché qualcosa accade. Il film negli ultimi 20’, dopo le prime due ore canoniche, fa mancare letteralmente il fiato.

sabato 14 giugno 2014

67° Festival di CANNES - Rassegna romana


Jimmy’s Hall di Ken Loach (GB IR, FR  2014)

Ricostruzione storica in due tempi dell’esilio forzato di Jimmy Gralton negli States. Solamente Joan Loach poteva realizzare il film che ha fatto. Siamo in una cittadina dell’Irlanda negli anni ‘20 e ’30 del secolo scorso. Jimmy è un attivista politico che non si perde d’animo davanti alla avversione da parte della destra ultraconservatrice nei confronti dei suoi progetti di coinvolgimento dei giovani in attività sociali in una sala da ballo. Non solo la comunità locale gli è antagonista, ma anche il parroco è contro a Jimmy e ai suoi amici. Il parroco si rende conto che Jimmy non è così pericoloso come descritto dai suoi avversari, ma dall'esilio non si sfugge. La narrazione di Ken Loach è certosina e con stile asciutto denuncia il clima politico che si respirava allora in Irlanda. Come nelle altre sue opere Loach sta dalla parte dei diritti degli oppressi. Riuscita la contrapposizione delle gioiose serate danzanti nella Jimmy’s Hall con le noiosissime riunioni dei notabili per contrastare Jimmy e i suoi amici.

67° Festival di CANNES - Rassegna romana - Quinzaine

Catch me Daddy di D. Wolfe (UK  2014)
Con Sameena Jabeen Ahmed (Laila) e Conor McCarron (il fidanzato) e con Gary Lewis (il sicario).
Si tratta di un film attualissimo di denuncia dei diritti civili con narrazione da thriller. Nella periferia di un anonima cittadina inglese vengono perpetrate sopraffazioni di genere in nome di un pretestuoso codice d'onore sotto forma di caccia alla donna. La preda è Laila, una giovane extraeuropea di seconda generazione anticonformista che ha deciso di vivere con il suo boyfriend inglese alla maniera occidentale e per questo motivo viene punita dal clan familiare. I sicari sono dei sanguinari cocainomani . A guidarli è Herar il fratello di Laila. Con un ritmo strepitoso e una appropriata musica rock il film è un crescendo di follia e violenza per disorientare la preda. La narrazione coinvolge lo spettatore fino all'ultima terribile scena.

venerdì 13 giugno 2014

60° Taormina Film Festival (-1 gg)

La 60^ edizione del Festival sarà preceduta oggi 13 giugno da una grande Anteprima a Messina, città dove il TFF è nato, con il Gala di Apertura in onore di Claudia Cardinale che riceverà un Premio dai Sindaci di Messina, Renato Accorinti e di Taormina, Eligio Giardina e dal Commissario della Provincia Regionale di Messina Filippo Romano.
Il Galà benefico d'apertura pro-CIRS si svolgerà presso la Terrazza Irrera a Mare area Fiera di Messina.  Tra i prestigiosi ospiti verranno premiati oltre alla Sig.ra Claudia Cardinale, anche lo scrittore Roberto Gervaso autore del libro celebrativo sui 60 anni della manifestazione.

67° Festival di CANNES - Rassegna romana - Premio Camera d'oro

Party Girl di Marie Amachoukeli, Claire Burger, Samuel Théis (Francia  2014)
Con Angélique Litzenburger (Angélique)
Film molto intimo che con la cinepresa insegue nei tanti primi piani la protagonista che è interpretata dalla vera Angélique. Lei ha sessant’anni, ed ha passato la propria vita lavorando nei locali notturni intrattenendo gli avventori e vivendo insieme alle sue colleghe di lavoro. Nonostante ciò ha avuto quattro figli di cui l’ultima Cinthya, da piccola è stata adottata da una famiglia di Metz e la madre ne ha perso le tracce. Inaspettatamente Michel, un suo vecchio affezionato cliente, le propone di sposarlo e quindi di cambiare vita. Angélique, sebbene confusa e titubante, accetta e si ritrova proiettata nella vita ordinaria di Michel. Fervono i preparativi per il matrimonio, durante i quali ritrova i quattro figli compresa Cinthya. Angélique sente che qualcosa in lei non è al posto giusto. E’ difficile scrollarsi improvvisamente una vita intera vissuta in altro modo. In fondo è stata sempre una solitaria. Nonostante tutto Angélique convola a nozze con Michel, ma la sua vita è passata in locali e non tra le mura domestiche. Nella narrazione la contrapposizione tra la vita sregolata nei locali notturni e la vita ordinaria in famiglia è ben riuscita, anche se scontata. Angélique in fondo ha due famiglie, quella dei suoi quattro figli che la amano e quella delle sue colleghe di lavoro con le quali ha condiviso gioie e dolori. Paradossalmente la protagonista si trova a dover scegliere tra due famiglie alle quali è egualmente legata, ovvero tra due stili di vita opposti. La vera Angélique è stata all'altezza di se stessa.

giovedì 12 giugno 2014

67° Festival di Cannes - Rassegna romana - Premio Palma d'oro

Winter Sleep (Kis uykusu) di Nuri Bilge Ceylan (TURCHIA  2014)
Con Haluk Bilginer (Aydin) e Melisa Sozen (Nihal la moglie) e con:

Demet Akbag - Necla la sorella divorziata,
Ayberk Peckan -  Hidayet  il factotum,
Nejat Isler –  Ismail l’affittuario alcolizzato,
Mehmet Ali Nuroglu - Timur figlio di Ismail,
Serhat Mustafa Kilic - Hamdi Iman e fratello di Ismail,
Tamer Levent - Suavi l’amico,
Nadir Saribacak -  Levent il maestro di scuola, e inoltre gli ospiti dell’albergo Hotello.

Ceylan ha  realizzato un film di 196’ che non annoia sul tema molto ostico del senso della vita, essere o avere. Il protagonista Aydin è abituato da sempre a possedere cose e persone. Probabilmente anche per il suo passato di attore il quale, per calarsi nel personaggio che di volta in volta interpretava, era costretto a impossessarsi dello stesso. Il protagonista, oltre ad essere possessivo, è pure narcisio. Infatti ha creato un blog su internet (sic !) ove riceve apprezzamenti dei quali si vanta con tutti. I fotogrammi del film scorrono tra i paesaggi aspri e affascinanti dell’Anatolia che sono luoghi deputati al raccoglimento dello spirito. A questi si alternano i lunghi e talvolta ridondanti dialoghi teatrali che Aydin intrattiene con gli altri personaggi della storia. La sorella, la giovane moglie Nihal, l’amico Suavi e il maestro Levent, l’Imam Hamdi e gli sporadici ospiti dell’albergo Hotello di sua proprietà. Quello che appare chiaro è che dietro una maschera di buonismo si nasconde il vero Aydin che invece non è nient’altro che un egocentrico. Però qualcosa accade e quello che prima per  Aydin erano certezze, ora è ribellione e abbandono. Cosicché nello sviluppo della narrazione si sgretola la visione che Aydin percepisce della vita.  Il primo segno si avverte subito all’inizio del film quando il piccolo Timur lancia una pietra contro il finestrino dell’auto di Aydin. Ma altri fatti avverranno.  Tanto che per  sfuggire alla realtà che lo incalza Aydin decide di recarsi nella lontana Istanbul. Una tempesta di neve però lo costringe a desistere e finalmente a relazionarsi con chi lo circonda per quello che è e non per quello che possiede. Persino liberare il puledro selvaggio che aveva fatto cruentemente catturare e ancora non aveva del tutto domato, e infine poter scrivere della sua grande passione. La Storia del Teatro Turco.
Qualcuno ha detto che questo film va rivisto, aggiungo che va assolutamente rivisto per cogliere l'essenza delle miriadi di minuziosi dettagli, sparsi qua e la dal regista, sulla personalità di Aydin e di chi lo circonda. Il premio Palma d'oro di Cannes lo ha meritato pienamente.

mercoledì 11 giugno 2014

60° Taormina Film Festival (-3 gg)

©  TAORMINAFILMFEST 2014
Rassegna Internazionale
TaorminaFilmFest
Messina, Anteprima 13 giugno 2014
Taormina, 14-21 giugno 2014
60° NEL SEGNO DELLE DONNE
Claudia Cardinale, Bo Derek, Melanie Griffith, Eva Longoria, Carmen Maura, Paz Vega
Cristiana Capotondi, Marina Cicogna, Paola Cortellesi, Kim Feenstra, Isabella Ferrari, Vanessa Hessler, Fancesca Lo Schiavo, Margareth Madè, Vittoria Puccini, Valeria Solarino, Franca Sozzani, Barbara Tabita

E CON
Matt Dillon, Ben Stiller, John Turturro, John Corbett, Dante Ferretti, Raoul Bova, Marco Bocci, Christian De Sica, Remo Girone, Stefano Dionisi, Ficarra e Picone, Silvio Soldini, Antonello Venditti, Antonio Cabrini

LE SEZIONI E I FILM
Oltre 50 film in programma divisi nelle diverse sezioni che seguono il filo conduttore del Festival che ogni anno punta sul mix tra horror e commedia. Infatti oltre ai titoli presenti nella sezione Fright & Fun/Brividi e Risate, altri di genere sono presenti nelle altre sezioni. Come in Filmmakers in Sicilia dove si potrà vedere The Elevator di Massimo Coglitore, un thriller serrato e spietato, che fa di un ascensore il luogo di una partita mortale tra vittima e carnefice; oppure nel Campus l’horror La donna giusta di Brando De Sica il cui protagonista Valentino è un giovane ragazzo sociopatico, schiavo sentimentalmente di un manichino di nome Silvia: la proiezione della sua donna perfetta. E, ancora il thriller Chi sono io? del giovane Klim Shipenko, presentato nel Focus Russia.Trasversale è anche la programmazione del Focus Argentina che vede il Ni un hombre mas di Martìn Salinas in Brividi e Risate.

·         Fright & Fun/Brividi e Risate

·         Filmmaker in Sicilia

·         Omaggio a Claudia Cardinale
Scelti direttamente dalla Cardinale il Festival presenta: Gebo et l’ombre di Manoel De Oliveira, The Silent Mountain/ La montagna silenziosa di Ernst Gossner, L’ultima Fermata di Giambattista Assanti, La Signora Enrica di Ali Ilhan, Joy De V. di Nadia Szold.

·         Focus Russia e Focus Argentina
·         WWW- WorldWildWebseries
Proseguendo la ricerca e l’esplorazione di quella frontiera incognita che è il cinema on line nella sua .forma più interessante e sorprendente, il Festival presenta per la prima volta in concorso alcune delle migliori webserie.


·         Programmi Speciali
Nella sezione Programmi Speciali si potrà vedere l’anteprima di Italo diretto da Alessia Scarso e con Marco Bocci della Notorius, che porta sullo schermo l’emozionante vera storia di Italo, un meticcio color miele, spuntato dal nulla a Scicli e che in breve tempo è diventato il beniamino di tutti i cittadini; Le acque segrete di Palermo di Stefania Casini; Momenti della verità di Eckhart Schmidt; Factotum di Bent Hamer con Matt Dillon, Lili Taylor, Marisa Tomei. Tratto dal romanzo omonimo di Bukowsi, splendori e miserie di un aspirante scrittore che per sopravvivere è costretto a fare mille lavori. Le cose belle di Agostino Ferrente e Giovanni Piperno con Enzo Della Volpe, Fabio Rippa, Adela Serra, Silvana Sorbetti. Quattro vite a confronto, ieri e oggi. Uno dei documentari più appassionanti e toccanti degli ultimi anni che a Taormina riceverà il Premio Caridddi per il Miglior Documentario dell’anno. In anteprima sarà proiettato il documentario firmato da Silvio Soldini, Felice in India.
La madre di Angelo Maresca con Carmen Maura, Stefano Dionisi, Laura Baldi e prodotto dalla Combo Produzioni. Travolto da una relazione peccaminosa, soffocato dalle apprensioni di una madre infelice, giovane prete si tormenta tra peccato ed estasi. Con un colpo d’ala spirituale ed esistenziale supererà la profonda crisi.

·         TaoClass e Campus
Come ogni anno, accanto alle proiezioni, sono in programma le TaoClass, incontri con i grandi protagonisti del cinema internazionale, che dialogano della Settima Arte insieme a studenti, pubblico e stampa.
Le TaoClass vedranno quest’anno protagonisti, insieme al direttore Mario Sesti, i premi Oscar Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo, Eva Longoria che parlerà anche dell’esperienza della Eva Longoria Foundation, Matt Dillon, Ben Stiller, Paz Vega e John Turturro.
Mentre i protagonisti dei Campus sono: Brando De Sica e Christian De Sica durante il quale sarà presentato il mediometraggio di Brando “La donna giusta”, Raoul Bova che presenterà in anteprima il film documentario di Ambrogio Crespi “Capitano Ultimo”, Marco Bocci che accompagna il film “Italo”, Valeria Solarino, Antonello Venditti, Bo Derek, Thione Niang, Paola Cortellesi e Giulio Scarpati. Due Campus sono poi dedicati alle Webserie il primo con Edoardo Ferrario e Valerio Bergesio, il secondo con Frank Matano. Mentre Ficarra e Picone racconteranno del prossimo film “Andiamo a quel paese”, prodotto da Medusa.

·         Pre-Visioni/Lavori in Corso
“Pre-visioni/Lavori in corso” è la sezione dove si raccontano in anteprima film e progetti italiani presentati dagli autori e dai protagonisti.
I PREMI

Agis Scuola/Cariddino d’Oro
Con questa 60^ edizione viene inaugurata anche la prima edizione del premio “Cariddino d’Oro”. Grazie all’accordo con AGIS Scuola presieduta da Luciana Della Fornace, una Giuria Speciale di Giovani (è la Giuria Giovani dei David di Donatello) voterà il miglior film italiano presente al Festival.

Premio Cariddi TaorminaFilmFest/SNCCI
Prosegue anche quest’anno la collaborazione con il Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani con l’assegnazione del Premio Cariddi TaorminaFilmFest/SNCCI che quest’anno il Sindacato, presieduto da Franco Montini, ha deciso di attribuire a Isabella Ferrari.

Premio Kineo/Taormina Arte Award
Continua la collaborazione tra il Festival e il Premio Kineo presieduto da Rosetta Sannelli, rafforzandola con l’istituzione del prestigioso Premio Kineo/Taormina Arte Award, riconoscimento che quest’anno sarà consegnato a Carla Fracci per “la sua figura di artista che si è cimentata con coraggio e con successo nel campo della danza, con la capacità di utilizzare diversi linguaggi del movimento, nella costruzione di una dinamica coreografica singolare ed estrosa”.

©  TAORMINAFILMFEST 2014


RAI MOVIE - DAVID di DONATELLO 2014

DAVID DONATELLO 2014
La Grande Bellezza (RECENSIONE) e Il Capitale Umano (RECENSIONE) fanno il pieno, infatti si sono visti assegnare nove e sette David rispettivamente.
Se il migliore protagonista è Toni Servillo per il ruolo di Gep Gabardella nella pellicola di Sorrentino, il film di Virzì ha portato a casa i riconoscimenti per tre dei suoi attori candidati: Valeria Bruni Tedeschi (migliore protagonista femminile, Fabrizio Gifuni e Valeria Golino (ex equo migliori non protagonisti maschile e femminile). ‘La grande bellezza’ ha ottenuto anche i David per il produttore (Nicola Giuliano e Francesca Cima per Indigo Film), gli effetti digitali (Rodolfo Migliari e Luca Della Grotta per Chromatica), il miglior direttore della fotografia (Luca Bigazzi), miglior acconciatore (Aldo Signoretti), miglior truccatore (Maurizio Silvi) Invece ‘Il Capitale Umano’ ha ottenuto il David per la migliore sceneggiatura (Francesco Bruni, Francesco Piccolo e Paolo Virzì). Bruni ha fatto «una dedica a una persona che mi ha convinto a fare questo mestiere, il mio primo maestro - ha detto Bruni - vorrei dedicare questo premio proprio a Paolo Virzì». Il «Capitale Umano» ha inoltre ottenuto i riconoscimenti per il miglior fonico di presa diretta (Roberto Mozzarelli) e il miglior montatore (Cecilia Zanuso). Pierfrancesco Diliberto, in arte Pif, con «La mafia uccide solo d’estate» ha vinto sia il David di Donatello al miglior regista esordiente sia il David Giovani. A Carlo e Clara il David di Donatello Web. Due premi sono stati assegnati a «Song’e Napule» dei Manetti Bros, miglior canzone (À verità) e migliori musicisti (Pivio e Aldo De Scalzi). Il David al miglior documentario lungometraggio è andato a «Stop the Pounding Heart - Trilogia del Texas, atto III»di Roberto Minervini; mentre «37°4 S» di Adriano Valerio ha vinto come miglior cortometraggio. Ha vinto come Miglior film dell’Unione Europea «Philomena» di Stephen Frears, mentre il David al miglior film straniero è andato a «Grand Budapest Hotel» (RECENSIONE) di Wes Anderson. Il primo dei premi speciali è andato a Sophia Loren, per la sua interpretazione de «La Voce umana» diretta da suo figlio Edoardo Ponti: la Loren ha descritto la consegna del premio, affidatole dal figlio, «il più bel momento della mia vita»; anche a Carlo Mazzacurati, sebbene postumo, è stato assegnato il premio speciale seguito poi dal regista Marco Bellocchio, premiato «per la sua carriera di regista e di scrittore di cinema»; il produttore Andrea Occhipinti che con la Lucky Red, di cui è proprietario, «ha scritto felicissime pagine in Italia nella storia della distribuzione di un cinema rispettoso delle migliore istanze culturali».

martedì 10 giugno 2014

67° Festival di CANNES - Selezione Un certain regard

Incompresa di Asia Argento (ITA/Francia 2014)
Film inquietante da mal di pancia sulla figura di due genitori artisti inadeguati ed egocentrici nei confronti della figlia Aria. I protagonisti di questa tragedia familiare sono inconsapevoli del loro egoismo ed è questo l’aspetto che fa più male. Si scopre finalmente Asia Argento nel ruolo di regista che le è certamente congeniale. Il dubbio sull’essenza autobiografica del film resta fino al termine, purtroppo infausto ma prevedibile. Se così è, e ci sono tutti i presupposti di riferimenti nel film, l’autrice ha superato un trauma esistenziale e di questo si è contenti. Piuttosto il film è di monito e riflessione per i genitori dei nostri tempi che con i ritmi serrati e le false priorità triturano tutto e tutti. Al Festival di Cannes apparentemente non ha catturato l’empatia del pubblico e della critica non avendo ricevuto alcun riconoscimento. A mio avviso invece  copisce dritto al cuore. Bellissima la fotografia con colori scuri e tenebrosi e talvolta accesi, che rendono l’idea del caos che schiaccia la piccola Aria, nome evidentemente mutuato da Asia, la cui vita scorre con l'indifferenza del contesto che le sta intorno.
Dei tre film italiani presentati a Cannes Incompresa si pone in mezzo tra il bravissimo esordiente Sebastiano Riso con Più buio di mezzanotte (RECENSIONE) e la agreste Alice Rohrwacher  con Le meraviglie (RECENSIONE).

lunedì 9 giugno 2014

Casa del Cinema - 5/6/7 Giugno 2014 - Recensioni del 7° Festival SENZA FRONTIERE

WITHOUT BORDERS FESTIVAL

Casa del Cinema – Roma
5/6/7 giugno



La settima edizione del Festival Senza Frontiere si è svolta a Roma alla Casa del Cinema. Il film di apertura, toccante storia di vita, è già passato nelle sale italiane con il titolo Alabama Monroe del quale potete leggere la RECENSIONE.

L’ ultima giornata è stata strepitosa per la forza e il coraggio con cui viene descritto un mondo tutto al femminile.















Finding Vivien Mayer di Charlye Siskel e John Maloof (USA 2013)
Delicato documentario postumo dell’attività di una fotografa scoperta casualmente dal filmaker John Maloof. Dopo la morte della protagonista Vivien Mayer (2009), alcuni scatoloni pieni di negativi di scatti fotografici, effettuati per strada dalla Mayer stessa, vengono acquistati da Maloof ad un asta. Si tratta della scoperta di una bravissima fotografa, ma soprattutto della sua personalità, della sua esistenza solitaria ricca di ombre e luci. Grazie allo spirito investigativo del regista vengono rintracciate le persone che la conobbero e con le quali visse come bambinaia dei loro figli. Una bellissima storia umana venuta alla luce attraverso i fotogrammi di una umanità incredula e sofferente.



BURKA di Haroon (Pakistan 2012) - animazione
Nel Pakistan moderno per sconfiggere l’ignoranza delle giovani donne si ricorre anche ad una sorta di “Spiderman” al femminile chiamata appunto Burka.  dal nome del noto abbigliamento in uso dalle donne musulmane. Bellissime le armi di cui si serve la protagonista per combattere il nemico. La penna ed un libro che sono simboli e strumenti della conoscenza umana che servono appunto all’eroina per combattere l’ignoranza.
Honor Diaries di Michale Smith (USA 2014)
Un documentario di denuncia scritto a più mani. Le protagoniste sono 9 attiviste originarie da paesi di fede musulmana, le quali sostengono i diritti umani di altre donne provenienti da quei paesi. Dietro a pretestuose ataviche consuetudini di codice d’onore, che non hanno nulla in comune con l’Islam, si perpetrano sopraffazioni contro il genere femminile e che sono tollerate dalle autorità occidentali che li classificano impropriamente come retaggi culturale.







Before snowfall di Hisham Zaman (Kurdistan, Norvay 2013)
Un viaggio in uno sperduto villaggio del Kurdistan. Il codice d’onore ivi vigente costringe il giovane Syrah ad inseguire la sorella Nermin fino in Norvegia per lavare nel sangue il disonore della famiglia d’origine. Fortunatamente interviene l’amore per Even, anch’essa Kurda, ad aprire il cuore di Syrah, ma il finale riserva un colpo di scena introdotto su un tema anch’esso attualissimo, la tratta di uomini da Istanbul verso l’Europa attraverso la frontiera fra Turchia e Grecia.