venerdì 13 giugno 2014

67° Festival di CANNES - Rassegna romana - Premio Camera d'oro

Party Girl di Marie Amachoukeli, Claire Burger, Samuel Théis (Francia  2014)
Con Angélique Litzenburger (Angélique)
Film molto intimo che con la cinepresa insegue nei tanti primi piani la protagonista che è interpretata dalla vera Angélique. Lei ha sessant’anni, ed ha passato la propria vita lavorando nei locali notturni intrattenendo gli avventori e vivendo insieme alle sue colleghe di lavoro. Nonostante ciò ha avuto quattro figli di cui l’ultima Cinthya, da piccola è stata adottata da una famiglia di Metz e la madre ne ha perso le tracce. Inaspettatamente Michel, un suo vecchio affezionato cliente, le propone di sposarlo e quindi di cambiare vita. Angélique, sebbene confusa e titubante, accetta e si ritrova proiettata nella vita ordinaria di Michel. Fervono i preparativi per il matrimonio, durante i quali ritrova i quattro figli compresa Cinthya. Angélique sente che qualcosa in lei non è al posto giusto. E’ difficile scrollarsi improvvisamente una vita intera vissuta in altro modo. In fondo è stata sempre una solitaria. Nonostante tutto Angélique convola a nozze con Michel, ma la sua vita è passata in locali e non tra le mura domestiche. Nella narrazione la contrapposizione tra la vita sregolata nei locali notturni e la vita ordinaria in famiglia è ben riuscita, anche se scontata. Angélique in fondo ha due famiglie, quella dei suoi quattro figli che la amano e quella delle sue colleghe di lavoro con le quali ha condiviso gioie e dolori. Paradossalmente la protagonista si trova a dover scegliere tra due famiglie alle quali è egualmente legata, ovvero tra due stili di vita opposti. La vera Angélique è stata all'altezza di se stessa.

Nessun commento:

Posta un commento