Jimmy’s Hall di Ken Loach (GB IR, FR 2014)
Ricostruzione storica in due tempi
dell’esilio forzato di Jimmy Gralton negli States. Solamente Joan Loach poteva realizzare
il film che ha fatto. Siamo in una cittadina dell’Irlanda negli anni ‘20 e ’30 del
secolo scorso. Jimmy è un attivista politico che non si perde d’animo davanti
alla avversione da parte della destra ultraconservatrice nei confronti dei suoi progetti di
coinvolgimento dei giovani in attività sociali in una sala da ballo. Non solo
la comunità locale gli è antagonista, ma anche il parroco è contro a Jimmy e ai
suoi amici. Il parroco si rende conto che Jimmy non è così
pericoloso come descritto dai suoi avversari, ma dall'esilio non si sfugge. La
narrazione di Ken Loach è certosina e con stile asciutto denuncia il clima
politico che si respirava allora in Irlanda. Come nelle altre sue opere Loach
sta dalla parte dei diritti degli oppressi. Riuscita la contrapposizione delle
gioiose serate danzanti nella Jimmy’s Hall con le noiosissime riunioni dei
notabili per contrastare Jimmy e i suoi amici.
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