20° edizione - 4 – 11 luglio 2014
Nato ad Ajaccio nel 1930, Paul Vecchiali, già insegnante, critico dei Cahiers du Cinéma e di Revue du Cinema e produttore indipendente, oltre che occasionalmente attore, debutta all’inizio degli anni Sessanta con Les petits drames (1961) e Les ruses du diable (Neuf portraits d’une jeune fille) del 1966. Cimentandosi in più generi, rivela subito una capacità ed una visione originale e raffinata nell’analisi dei sentimenti. Il suo cinema affascinante, ironico ed intenso è stato un punto di riferimento costante per registi come Truffaut, Godard, Pasolini. Nel suo lungo percorso professionale ha scandagliato le passioni umane più profonde, trovando ispirazione nel cinema degli anni 30, di Douglas Sirk, Bresson e Hitchcock, Clair e Carné, Gremillon e Ophüls. Regista fieramente indipendente (nel 1976 ha fondato la società di produzione Diagonal), provocatorio e vorticosamente eclettico, Vecchiali ha spaziato dal kammerspiel al melò, dal fantastico all’erotico, dal thriller psicologico al tragicomico.
Sinossi: Vengono da tutte le parti dell’Europa dell’est: dalla Russia, dall’Ucraina, dalla Moldavia ... Il più vecchio sembra avere non più di 25 anni; quanto ai più giovani, sarebbe impossibile stabilirne l’età. Se ne stanno sempre a ciondolare alla Gare du Nord, a Parigi. Forse si prostituiscono. Daniel, un uomo discreto sulla cinquantina, ne ha adocchiato uno, Marek. Un giorno trova il coraggio per parlargli. Ilgiovane accetta di andare atrovarlo l’indomani a casa sua, ma le conseguenze sono del tutto imprevedibili: Daniel dovrà imparare a combattere per difendere se stesso e il giovane dalla reazione violenta del gruppo, capeggiato da un individuo brutale che non ha nessuna intenzione di lasciar andare Marek.
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